NOTE D’ARCHIVIO. Musica e musicisti nelle carte dell’Archivio di Stato di Milano.
| mostra documentaria a cura di Mariagrazia Carlone 21 giugno – 31 luglio 2008 L'Archivio di Stato di Milano aderisce alle celebrazioni della Festa della Musica con la mostra Note d'archivio e ospitando un concerto del coro MIB Università Bocconi.
Locandina (JPG, 731 KB) |
Introduzione
Attraverso le carte dell’Archivio di Stato di Milano si possono cogliere diversi aspetti della professione musicale in diverse epoche. Attingendo soprattutto a fondi di età sforzesca e ottocenteschi, si è pensato di creare un percorso in cinque tappe; avrebbero potuto essere di più, ma i limiti di spazio a disposizione hanno costretto a rimandare ad occasioni future l’approfondimento di altri argomenti. Queste le sezioni (le tappe) della mostra:
1 - Trovar lavoro. Dalle raccomandazioni a Galeazzo Maria Sforza di uno sconosciuto ragazzo che canta con "una voce bonissima tuta de gorga” alla supplica di uno sfortunato liutaio oppresso dai debiti per "essere almeno collocato come corista” del teatro alla Scala.
2 - Attrezzi del mestiere: abiti e strumenti. Dalla preoccupazione del duca di Milano perchè “li duy liuti comprati ad Vinetia” gli arrivino sani e salvi, all'acquisto di capi di vestiario per gli allievi del Regio Conservatorio; questa sezione della mostra include alcuni "figurini" di abiti per banda, bellissimi acquerelli di fine ottocento.
3 - Maestri e allievi. Dalla richiesta del duca di Milano a Pietro Bono "cytharista" di accettare un allievo, alla pretesa di un maestro di solfeggio di un “accrescimento di soldo” dovutogli alla “maggior fatica” di “amaestrare le femine, per ordinario più scarse di raziocinio che i maschi”.
4 - Note. Una piccola scelta di alcune, tra le centinaia di pagine di codici liturgici smembrati, utilizzate per rafforzare i piatti di filze notarili.
5 - Volti. Incisioni, disegni, fotografie, caricature di cantanti e compositori, da Paisiello a Mascagni.