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Archivio di Stato di Milano

Mostra «Teatri milanesi tra Settecento e Ottocento: il Teatro alla Scala e i Filodrammatici»

Visitabile dal 16 ottobre al 15 novembre 2023

La mostra documentaria «Teatri milanesi tra Settecento e Ottocento: il Teatro alla Scala e i Filodrammatici», allestita nella sala Mappe del Palazzo del Senato, è dedicata a luoghi e strumenti della comunicazione e del potere politico nella Milano dell’epoca moderna: i teatri e le gride.

I teatri erano intesi a supportare le strategie di controllo del potere sulla Città, in particolare fra Settecento e Ottocento, con la dominazione degli Asburgo d’Austria e la parentesi napoleonica. Costruito nel 1778 per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Asburgo in sostituzione del precedente Teatro di Corte, il Teatro alla Scala sorge sui resti di una chiesa collegiata (S. Maria alla Scala) fondata nel XIV secolo da Beatrice Regina della Scala, consorte di Bernabò Visconti (in mostra il privilegio di Francesco II Sforza, in pergamena finemente miniato, a favore della suddetta chiesa, datato 1532). Il luogo rappresentava, pertanto, un simbolo del potere milanese e, una volta acquistato con il finanziamento dei proprietari dei palchi del precedente teatro (di cui si espone l’autorizzazione da parte dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria), fu riedificato su progetto del Piermarini, anch’esso esposto. Un quarto di secolo più tardi, in piena età napoleonica, un secondo teatro sorse poco distante: il Teatro dei Filodrammatici. Qui andavano in scena drammi di ispirazione politica, filo-francesi e filo-rivoluzionari. Entrambi i teatri costituivano il ritrovo obbligato dell’alta società milanese e rappresentavano il terreno informale dei rapporti tra patriziato, popolo e governo. 

Le gride costituiscono invece lo strumento con cui direttamente il governo del Ducato comunicava le proprie decisioni ai sudditi. Tra le molte materie che potevano essere oggetto di grida, quelle relative ai cambi ufficiali delle monete e ai prezzi con cui venivano scambiate intercettavano particolare interesse, soprattutto tra coloro che maneggiavano abitualmente il denaro.  

La mostra è aperta al pubblico, con ingresso libero e senza prenotazione, a partire da lunedì 16 ottobre fino a mercoledì 15 novembre nei seguenti orari: 

  • dal lunedì al venerdì: dalle 11 alle 13 (con ultimo ingresso alle 12.30) e dalle 15.30 alle 17.30 (con ultimo ingresso alle 17); 
  • sabato: dalle 11 alle 13 (con ultimo ingresso alle 12.30).